Come scadenze il corpo
Come scadenze il corpo
non ne ha nessuna.
Se stai al gioco
Se stai al gioco
ed entri ed esci di casa
a qualsiasi ora
nessuno noterà le assenze
e le devianze dei tuoi percorsi,
le abitudini che anche tu hai
che lunghi fiati,
ombre di ricordi, danno.
Tutti sapranno, ma nessuno sa
quello che il cuore agogna,
il camauro o le lusinghe
che i corybantes
al suon di flauti e di timpani
producono.
Sul graspo non nasceranno frutti
fino a che il corpo non troverà
sublime
il fermarsi sull’idea di un
sentimento.
Se metterai un accento
non calcar la voce e il gesto.
Sorridi anche se il terror ti
assale
come profilassi al tuo candore
che di notte e di giorno
è sempre acceso
e di tristezze non conosce pene.
Come scadenza il corpo
ha forma e contenuto
movendosi dentro ai suoi pensieri
che lo portano da una soglia
all’altra
per non disperarsi o compiacere
fino a che i fatti
non produrranno varchi
per andare oltre
fino al piacere
che dalle mani fugge
nonostante tutto.
Gioacchino Ruocco
01.02.017 Ostia Lido
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