Hurricane Maria
La mia vita è incominciata
con Hurricane Maria
prendendoti tra le braccia
e portandoti via.
Correvo come potevo
a cercare un riparo
e il sangue mi è diventato amaro
quando ho pensato di non
farcela
contro i marosi, contro il
vento
che mi spingeva indietro
con la paura di perderti
che ti strappasse dalle mie
braccia.
Ora in salita, or di traverso
mi sentivo addosso
l’infame verità
che non ero un colosso,
che non ero nessuno
con addosso la luna
ch’era dolce e pesante
e a volte in fase calante
per alleggerire il peso,
per lenire il mio grido proteso
verso un appiglio
che mi ascoltasse
che venisse in soccorso
a due passi dal buio
che mi stava inghiottendo
riportandomi al mare
nel torrente impetuoso,
melmoso, angosciante,
per le mani
che andavano perdendo la presa.
Fu una voce a sorpresa
che mi disse che fare
mentre il mare spegneva la
rabbia
che ci stava uccidendo.
Cademmo in letargo
abbracciati e perduti,
imbevuti di fango
ma quasi alla resa.
Gioacchino Ruocco
22.09.017 Ostia Lido
Nessun commento:
Posta un commento