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mercoledì 20 settembre 2017

Poche volte....






Poche volte sento in poesia parlar di verità
mentre la gioia si consuma nel verso
in cerca di qualcosa che esclami
e ci risvegli dal torpore delle assonanze
di versi melensi.

Perdiamo troppo tempo, senza appartenervi,
a quei paesaggi stereotipati
che calamitano la memoria e le emozioni
pensando a imitazioni che possono dare
calore al cuore e aria alla memoria
nel riconoscerne le sembianze
come cura per  l’artereosclerosi.

Preferisco l’assolo  e no il disinteresse
per tutto quello che ho cercato e vinto
come premio concreto a questo affanno
che mi rende vivo e di ricordi ognora.

Tutte le strade percorse si affacciano al ricordo
con le atmosfere che ancora vivo dove mi trasferisco
con i mezzi di oggi per rinnovarli col mio sentire.

Dove sarò domani è ancora fuori luogo,
ma sto correndo appresso al coltello*
che mi ha squarciato il cuore
facendomi invecchiare all’improvviso
nel tuo dolore
per la mia mancata consegna al paradiso.

Gioacchino Ruocco
20.09.017            Ostia Lido




Constantinos Kavafis, "Malinconia di Iason di Cleandro, poeta in Commagène" - Traduzione

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