Capita di invecchiare
a chi la vita resta
fino a tardi.
Ardi d’amore
quando l’anima
non si arrende
e sogni quei peccati
che non ti offendono
per il pudore
che gli altri
ti procurano
gridando a piena voce
che il desiderio
non è dell’uomo
ad una certa età
sconfitto
dagli acciacchi
e dalle ricorrenze
che danno un senso
di lontananza
a tutto quello
che sembra perso.
Capita d’invecchiare
ma non voglio sentir parlare
di ricordi
che hanno un palpito
di vita terrena.
Di quello che farò
o sto facendo
benedicendo il mio cuore
i miei sentimenti
che ancor non hanno voglia
di finire.
Mi piace stare comodo
nelle scarpe di sempre
col peso
che fa cader le brache
onestamente,
senza strafare.
Voglio pensare ancora
di starmene quieto
ché raccontare balle non mi va.
Prendere una pietra
e falla saltare sull’acqua
fino a dove il vento
mi sorprende
come una barca
con la voglia di andare
fin dove il mio sospiro arriva
con la deriva chiusa
per un’idea confusa
a chi m’insegue
e gli occhi all’orizzonte fissi
come una ciurma di masnadieri
che vanno all’arrembaggio
con il coraggio
che si ritrovano da sempre
pronti a svanire dentro a un
sogno
o nel tiro assassino
di un vero granatiere.
Gioacchino Ruocco
18.07.018 Ostia Lido
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