Rompere
per aprire varchi,
linee
rette
per
un infinito breve
nella
logica delle distanze
che
abbreviano il tempo
per
raggiungerti
dovunque
sei,
nel
limite dei secondi
che
assecondano
la
voglia di riaverti.
Il
minuscolo
che
non ha più muscolo
e
sostanza per apparire
resta
come ostacolo
una
moneta da spendere
sognando,
imparando
a guardare
nelle
pieghe di un volto
stravolto
e avido
di
espressività
per
trovare
il
grido del riscatto
Gioacchino
Ruocco
Ostia
Lido 12/08/2015
Inserita
nella raccolta “La ragione e l’estasi”
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