Mondi paralleli
trafugati alla notte
e accesi a farci sognare
sostanze omogene
del nostro futuro
a due passi nel cielo.
Forse un sole
e ancora una luna
e il ricordo di vite perdute
nell’immenso infinito
senza un confine,
senza un corpo
a trattenerlo
per farlo svanire lontano
dove il mio cuore e la mano
non andranno a cercarlo.
L’idea che non mi abbandona
fa affiorare nella guazza del
cielo
un granello di vita ogni tanto
che appare e dispare
senza più fare mistero.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 26.12.016
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