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venerdì 18 luglio 2014

L’ovvia paura …

Odisseo



L’ovvia paura di un tremore a notte
senza speranza di vedere l’alba
e le corse all’impazzata nel delirio
nella sostanza che verso il basso
cala quale percorso attendi, quale
lussuria cerchi nel piacere ultimo
del dolore rappreso in chiave basso?

Resta un lasso di tempo, forse appresso
altro ancora, ma quello che ti passa
per la mente non ti porta ad essere
eroe del tuo tempo che risolve
come nei films il nemico che affligge.
Cosa ti passa per la mente   non so:
perdite su perdite la noia di

una vita vissuta senza tempo,
senza scampo dove rifugiare l’anima.
Dentro non trovi il piacere ultimo
di un sogno per rimandare tutto a
un’altra notte quando il tempo sarà
veramente breve con la penuria che
c’è di tratte lunghe senza caselli.


Gioacchino Ruocco

Ostia lido      18/07/2014

Inserita nella raccola “Odi e odii”

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