Odisseo |
L’ovvia paura di un tremore a
notte
senza speranza di vedere l’alba
e le corse all’impazzata nel
delirio
nella sostanza che verso il basso
cala quale percorso attendi,
quale
lussuria cerchi nel piacere
ultimo
del dolore rappreso in chiave
basso?
Resta un lasso di tempo, forse
appresso
altro ancora, ma quello che ti
passa
per la mente non ti porta ad
essere
eroe del tuo tempo che risolve
come nei films il nemico che
affligge.
Cosa ti passa per la mente non so:
perdite su perdite la noia di
una vita vissuta senza tempo,
senza scampo dove rifugiare
l’anima.
Dentro non trovi il piacere
ultimo
di un sogno per rimandare tutto a
un’altra notte quando il tempo
sarà
veramente breve con la penuria
che
c’è di tratte lunghe senza
caselli.
Gioacchino Ruocco
Ostia
lido 18/07/2014
Inserita
nella raccola “Odi e odii”
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