Non appena arriva l’estate
uscendo di casa
vorrei dissolvermi
in una lingua di sole
che in questo freddo inverno
m’illude di speranze,
come se il tempo che avanza
potrebbe coniugarmi in avvenire.
Cosa sarà di me
se dovessi tardare
o mai finire ?
Come nei primi passi
cerco un contatto che mi sostenga
e le pause consentite dal
paesaggio.
Adagio adagio
approfitto di ogni piega,
di ogni semaforo
per dissolvermi dentro a qualche
luce
senza il sapore del pianto
dentro gli occhi,
improvvisamente
come se niente fosse successo
come quando mi addormento
d’improvviso
e il mio viso si rasserena nel
sonno.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 22/12/2014
Inserita nella raccolta “Blak
hole”
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