Se questa è la pioggia
che mi bagnerà come un pulcino
corro a riparami
dove ti avrò vicino
col tuo calore
che feconda immagini d’amore.
Più tardi faremo quattro passi
per rompere la monotonia
delle pozzanghere
che affogano l’asfalto
in crisi di astinenza.
E’ troppo tempo
che gli alberi si affannano
nella calura estiva
e i melangoli
fin troppo amari
sfidano la mia voglia
di coglierli
per profumarti il corpo
fino all’anima,
dentro l’essenza della nostra gioventù
su cui innestammo le nostre intemperanze
fino alle noie della notte,
mai brava,
per digerire l’affanno
di rincorrerci
e dannarci
ostinatamente ostili
fino alla decadenza
di un sospiro
che ci fece amare
il tepore di un cuscino,
il dolce fiele
di una stantia voglia di amarci
alla follia
come frutta candita,
come un liquore
di limone acerbo
fino a domare l’insonnia,
che sul lenzuolo
depositava i nostri sogni come forfora
delle ore piccole
in cerca di zagare d’amore.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 15/12/2014
Inserita nella raccolta "Breviario della sera"
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