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sabato 3 maggio 2014

Noi che non abbiamo…




Noi che non abbiamo niente di spirituale
se non la nostra illusione di esseri pensanti
ci siamo da tempo persi in un paesaggio
che ci porta ad assumere atteggiamenti diversi.
Ora nature vive, ora morte e in mezzo
le avventure di una vita che interpreta
le nostre posture come immagini di un sogno
che dura in attesa che la congiura
giunga al temine e ci sveli
il vero senso del profumo di un limone,
di quattro passi al sole,
dell’amore che ti do e che mi dai,
del mare che fa inutili tempeste
per riprendersi la terra su cui stiamo
sempre più in alto o a volte troppo in basso.
D’inverno mi perdo nella neve,
acqua che non è ancora capace
di annegare il mondo,
freddo che ancora non ghiaccia i nostri cuori
come quando saremo morti all’addiaccio.
Aspetto che tu mi passi accanto
per risvegliare il suono e la memoria delle parole
che la tua immagine accompagna
per far di me l’eco del tuo eco
che di valle in valle va popolando il mondo,
nervo che vibra e canta col suono che risveglia
i sensi che nel richiamo ritornano a sognare
le vie da cui arrivarono perdendosi
e ancor non sanno dove.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido
     
Inserita nella raccolta “Odi e odii”      


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