Questo freddo
che la primavera
si è portato appresso
mi sta devastando
le ossa,
i fiori sul terrazzo,
la vista del mare
e non è marzo,
è maggio
e il coraggio
non mi manca.
La mia stanca mano
ti accarezza
ma l’ebbrezza in picchiata
è simile alla brezza
che ho sentito per strada
sulla pelle.
Al riparo, dietro ai vetri,
il cielo appare terso.
E' nel freddo fuori
che il mio cuore
si è perso di coraggio
sulle tue guance fredde
anche se belle rosse.
Gioacchino Ruocco
12.05.017 Ostia Lido
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