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lunedì 22 maggio 2017

Sono poche le parole





















Sono poche le parole

Sono poche le parole
ma i ricordi tanti
che inaspettati,
anche se ancora vivi,
ho ritrovato
sopra ad un foglio
dove annotai
i miei smarrimenti
quando mi perdevo
da incosciente
nei miei rimpianti
o in quegli accidenti
che a volte provavo
solo con il fumo negli occhi
che annebbiava il cielo
già di nebbie pieno.
A scanzarmi dal prato
era l’odor del fieno,
il fior della cicoria
che a memoria
mi tornavano dentro
come il terreno
che non avrei ma confuso
con quello
che il mistero della vita
inonda di pianto.
Sognavo
di appartenerti come un santo
quando li pregavi
ed io invece
vagabondo andavo
sciorinando i miei pensieri
come aquiloni al vento
per quando ritornavo
con un sogno a dirti
di aver sfiorato il cielo.

Gioacchino Ruocco

14/11/1971        Settimo T.se

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