Arrendersi ? Che fare ?
Ricominciare a correre
per afferrare il tempo che ci
resta
per sognare quel divino amore
che ha generato ogni cosa
o perdersi lungo la teoria
della fine irreversibile
che ci racconta
che tutto finirà
lasciando intatta
l’eternità del nulla ?
Di qualunque idea
è fatto il mondo
io non mi arrendo al diluvio
e all’andare e ritornare
indietro ogni volta
che sarò a due passi da te.
Nella mia miseria
son ritornato al mondo
senza rimpianti
e senza giuramenti
di rinnovata nostalgia,
ma niente si adatta ancora
al mio cuore che scema nella
notte
con un ardore fecondo
per un’impresa
che presto arriverà
in cerca di altra vita,
non dissimile
da noi.
Spero in un passo felice
senza dimenticare la tua pelle
che ancora accarezzo
con lo scorrere di un dito
nel brivido che sorpassa il
mondo
dell’età di oggi.
Tu sola idea
che non tralascerò
andando via
mentre vibrano le corde del
suono,
il piacere di impazzire
sospirando
mentre percorro il mondo
cercando un altro senso alla mia
vita.
Gioacchino Ruocco
Ostia lido 16/09/2014
Inserita nella raccolta “Giorno
per giorno”
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