In bilico sul margine del letto
sul vuoto della stanza io ti aspetto
che si riduca un po’ per
ritrovarti
sul lato opposto dove ti
raggiungo
a stento spostandomi col braccio.
Un letto enorme come un deserto
quando mi guardi senza un
interesse,
quando ti addormenti nel tuo
essere
disillusa perché sei stanca
morta
dopo una giornata ad aver torto.
Vorrei cambiare il mondo ma non
posso.
Sentirti addosso il mondo non ti
piace
e io mi accorgo che non son
capace
di trascinarti fuori dalla
pelle,
dalle tue fervide abitudini.
Mi attardo a volte sopra i pensieri
che mi portano a tentarti, ma
tardi
arrivano dopo un lungo viaggio
che si perde con un atterraggio
nel
sonno che mi addormenta a un
tratto.
Ritorno indietro quando ti
trovavo
a un palmo solo, a un bacio di
distanza
per accettare il vuoto di una
notte
che prende sonno e ci sistema a
valle
del nostro desiderio ormai di
spalle.
Ostia Lido 12/05/2015
Inserita nella raccolta “Secondi
e contorni”
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