I templi che maturano
la nostra coscienza
e mutano il lamento in
preghiera
hanno cupole
come la volta del
cielo
ed altre come antenne
ad ascoltare
l’universo.
In esse a volte mi son
perso
inseguendo un pensiero
che cercava di salire
in alto,
il più in alto
possibile
dove l’universo si
perde
senza fine
per nasconderci
l’aldilà del sogno.
Si avvererà l’eternità
dell’essere
o resterà soltanto nel
creatore
visto che il mondo non
ha un suo confine
e una ragione della
sua esistenza,
del prima e del dopo,
ma soltanto
dell’essenza, del profumo
che alita d’intorno ?
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 28/05/2015
Inserita nella
raccolta “Secondi e contorni”
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