Il primo amore non si scorda mai
fino a dannarti l’anima e la
vita
se in pieno non ne godi e lo
rimembri.
Con te non ci son riuscito
neppure un giorno.
Il non saperti amare è un
imperativo
che mi porto appresso
dai primi giorni della mia vita
frastornato e affranto
dalle troppe attese,
dalle mille pretese che mi
stavano intorno.
Non penso di piacere ad ogni
costo
e di commuovere chi amo
parlando del mio donarmi
come un’araba fenice.
Le armi sono poche e i modi
pure,
e il sacrificio immenso
nel cercarti nelle pieghe del
tuo essere
per consacrare l’acme del dono.
Da tanto tempo cerco il tuo
consenso
per assaporare la lingua dei
tuoi baci
con parole che mi danno gioia.
Sono poche quelle che coniugo
o sempre le stesse, stanche di
ripetersi
senza trovare un suono per vibrare
dentro di te sincere e nuove,
dentro di me appaganti e vere.
Gioacchino Ruocco
Inserita nella
raccolta “Secondi e contorni”
Ostia lido 26/05/2015
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