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sabato 9 maggio 2015

Perdendoti di certo




Esternamente
quello che si fa guardare
non aspetta il mio consenso
per divenire incenso
o refrigerio al pianto
al mio smarrimento.
Va comunque avanti.

O mi accontento
e tornerò nel vento della speranza
senza indugi
o mi toccherà attraversare
tutta la mia pazienza
per indovinare
dove trovarti
ancora trepida e sognante.

Non è possibile coniugare la vita
con il verbo vivere
senza la paura di perdersi all’istante.
E’ un’impresa comunque
nel disfare e rifare tutte le cose
per la verifica del nove
 in un contrappunto di note
dai semitoni sconfinati.

La lingua che più non mi saliva
perde a volte
la voce universale dei suoni,
i toni
del mio recriminare senza noia
e lascio andare tutto alla deriva
perdendoti di certo.


Gioacchino Ruocco

Ostia lido        09/05/2015

Inserita nella raccolta “Breviario della sera”

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