Il mio rifiuto…

Sembra un disordine

ma è il mio rifiuto

a vederti seminare noie per la casa

tradendo le circostanze

che prima ero io a farle.

Dicevo senza malizia,

che mi sarei ravveduto

per non sprecare il tempo

mio e il tuo.

Bugiardo nella mia stanchezza,

nel tarlo di non farlo come mestiere

che tu giustamente

annotavi

come indolenza

o come penitenza

per torti che non volevo farti.

Sinceramente

una ripartenza sarebbe necessaria

come aprire le finestre

all'aria di primavera,

un cambio di passo

che potrei giocarti

come un tiro mancino

un fuori gioco raso terra.

Qualunque cosa,

ma non la rosa che sta sfiorendo,

una risata che si va perdendo

senza guardarti negli occhi

per darti il desiderio che mi prende

soltanto a rivederti

per declinare amarti

ancora, ancora.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido             09/05/2015

Inserita nella raccolta “Giorno per giorno”