Avido il tempo
anche
se di misure uguali
asciuga
le mie rimostranze
sopra
al muro
rapidamente.
Ancora
al primo rigo della storia
già
la memoria
si
sforza
di
ricordare la brillantezza
fluida
del
colore.
Le
leggi cromatiche
l’hanno
vinta loro
e
la mia memoria
che
gridava forte
è
diventata opaca
da
un momento all’altro
devastata
dall’aria
che
l’asciuga
tra
uno spasimo
e
il seguente
mentre
la gente
che
passa
sta
lì ad apprezzare
soltanto
la bravura
incandescente
dei
gesti
a
dismisura
sull’arsura
del muro
e
dell’aria.
Gioacchino
Ruocco
Ostia
Lido
22.11.2017/14.01.018
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