Un ricordo un po’ incerto
Sotto quell’ombra opaca
della parte del cielo
che appena si accenna,
pedala il ciclista
cercando l’idea
in qualche finestra
di un ricordo
un po’ incerto.
Il silenzio non mormora
la vita di dentro,
ne un sospiro
e neppure un lamento,
una gioia o un tormento
che a quest’ora
la vita di sicuro
sta producendo.
Lo stupore del colore dei muri
è un assurdo contrasto
con la vita serrata nei muri
in atteso che il vento
gli dia fiato o un accento
diverso
con scrosci di pioggia.
Forse ci son mille misteri
oltre le grate,
ma niente è palese.
Soltanto la voglia
che vado cercando
per risvegliare
l’idea che ancora mi resta
di un vaso di fiori
a una finestra
oltre le grate
contro ogni molestia.
Talmente è il silenzio
che sembra l’assenzio
che mi stordisce.
Si capisce l’attesa
dallo sguardo proteso
per chiarire l’inganno
ch’è certo di certo.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 01.01.018
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