Quando sull’orlo di un bicchiere
amaranto
Le tue labbra sospese nel vuoto
Deporranno l’impronta di un
sogno
A me da sempre negato
Perderò il coraggio di dirti
Che ti porto nel cuore da
sempre,
da quando sei nata nei miei
occhi
e nel cuore di un giorno
d’aprile
sotto il pesco dentro al
giardino.
Dietro casa sembrò primavera
Più accesa di altre stagioni
La ragione era quella di un
amore
Appena sbocciato, all’istante
Con gli occhi negli occhi.
Ma da sempre mi manca il
coraggio
Di staccarmi dai sogni che
faccio.
E dipingo in un giorno di maggio
I tuoi occhi e i tuoi fianchi
d’estate.
Il raccolto già rimadato nel
tempo
si è perso e smarrito.
Neppure gli uccelli verrano
sull’aia
A beccare i tuoi chicchi di
grano
Il mio sogno di uomo finito
Nel mare più grigio e la noia.
Ancora non so
Che cos’è un giorno di gioia ?
Se è quello che provo ogni volta
Che provo
Quando il tuo viso si affaccia
Nei miei triti pensieri
Con tante parole abusate
E incomprese.
Alla fine del mese
Un altr’anno è la fine.
Il confine è un segno
Tracciato sottile
Ma non lascia
Altro tempo al respiro
Che è corto
Come un fil di pochi secondi.
Gioacchino Ruocco
06/03/2014 Ostia Lido
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