E’ la tua vicinanza a
non farmi smarrire
mentre tutto mi porta
lontano dal tuo dire,
dal tuo sguardo che mi
avvolge e conserva
nel mio essere uomo di
cuore e di amore.
Gli uccelli là fuori mi
fanno volare
dove il credo conserva
il mio pianto
dal tardo soffrire per
una gioia
ancor da capire, comprendere
e donare
per non farti soffrire
per la mia lontananza.
La neve che raramente
arriva
nei solchi del campo arso dal sole
non ha mai avuto parole più fredde.
Ogni cosa che brucia là
fuori
è un profondo dolore,
una piaga senza
unguenti,
senza voce per dire un
dolore
che atroce mi prende e
sconfigge.
Se non fossi già uomo
vorrei essere un sasso
da tirare nel cielo
per togliere peso al
veleno
che uccide da sempre
i sospiri che fanno
cadere
la brina al mattino
sul verde rimasto nei
muri
a scrutare la vita che
resta insicura
nella noia più dura,
nella nebbia più
spessa.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 05/01/2015
Inserita nella raccolta
“Odi e odii”
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