Con te la materia si è sentita amata
a
spese della fantasia
che
hai ristorata con i tuoi sentimenti
nell’universalità
del tuo racconto.
Il
gesto rappreso nella sostanza
è
diventato anima delle immagini
a
cui senza niente togliere
sono
andate ad aggiungersi al paesaggio
donandoci
un racconto
dei
tempi moderni
in
cui l’uomo compare e scompare
e
s’acquieta soltanto
quando
le luci della sera
lo restituiscono al mistero della vita
e
lo accolgono come un’ombra all’inbrunire.
Idea
dopo idea
la
materia ha trovato le forme plastiche
che
non scompongono
le
apparenze della vita
e
la tua infinita pazienza
docili
le ha rese
nell’apparire
agli occhi
e
al nostro amore
che
vuole essere calmo e sereno
al
limitar della sera.
Ogni
volta che passo a porta Pia
una
carezza le pongo sulla spalla
col
gesto più affettuoso che posso
per
non turbare la sua bellezza,
la
sua statica dolcezza che mi accompagna
nei
miei passaggi serali.
Gioacchino
Ruocco
Ostia
Lido, 17/01/2015
Inserita
nella raccolta “Breviario della sera”
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