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martedì 10 marzo 2015

Attentato al tempo



                   
                           
Ti voglio ancora
come il bene che mi arriva addosso
come le pene a cui non posso sottrarmi.
Ti guardo negli occhi
e dilato il tempo
per farlo diventare il più grande possibile
per dirti che ti voglio ancora
amare e dilaniarti
con i miei pensieri
che a volte mi fanno forestiero
agli occhi tuoi.
Come mi vorresti non lo sono
ed io mi sforzo di dirti
che mi vai a pennello
nonostante  quello che mi dici,
felice all’impossibile
nel richiamo dei sensi
e senza essi,
felice come essere o non essere
che sono.
Perdono e perdo
il mio risentimento
quando  non posso averti
e ti rimpiango
come passo da fare
nonostante.

Gioacchino Ruocco

Ostia lido    10/03/2015
Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

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