e sto facendo un
buco nel cielo
per chi ha voglia
di andare
oltre il velo delle
nuvole
che a volte lo
confondono
con la realtà dei
fatti.
La storia che
racconto
è l’essere vivente
che hai difronte a te
in mille immagini
lasciate sul percorso
che con mille
perché
s’è rovinato la
vita
dando di testa
fino alla follia.
Pinocchio che mi ha
preceduto
sentiva nel suo
legno la bugia.
Voleva credere ma
la gente
che non aveva
voglia di sognare
lo lasciava andare
dietro alle
illusioni come un malvivente.
Versi dannati
o di annata
come una lezione di
Dante
fino al Paradiso
quando riuscimmo a
rivedere le stelle
come mostri dalle
ascelle maleodoranti.
Artista imbelle,
artista senza Dio
dopo averlo cercato
invano
con la fantasia
e il desiderio di
scavalcare i monti e le nuvole,
il cielo e la
terra.
Ora penso di aver
trovato
quello che cercavo
la via di mezzo che
accontenta tutti,
un punto di
riguardo
per guardare il
mondo
solo con un piede
nell’aldilà
per disegnarvi le
mie verità
che ho lasciato a
metà nella mia vita:
anime perse ed io con
loro
astratto e
dissacrante
fino alla noia
dell’ebreo errante,
di un’ombra persa
per un colore denso
di meraviglie
di sentimenti forti
contro la ragione
razionalmente
morta, sconfitta,
senza più
prospettiva
o l’inganno
dell’occhio
che ha trovato
finalmente il papocchio
che esplode in
meraviglie visive
in incanti nuovi,
surreali, inattesi,
impensabili
per i disabili e
quelli a due gambe,
a tre ruote,
le teste piene o
vuote di nuove fantasie.
Ho lavorato contro
la ragione.
contro la pietà del
mondo
per un pensiero mio
per liberarlo dal
falso pudore di quello
che mi stava
togliendo il respiro
nel calore del
colore rovente
del mio crogiolo,
lacerato e
distratto da voci
confuse e pretese
di verità assolute
mai giunte e
svelate.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 01/03/2015
Inserita nella raccolta "Forever"
Dedicata a Giuseppe Scapigliati in Arte Toscanaccio
venuto a mancare a Ostia il 06/02/2015
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