Non mi portare in giro per il
mondo
ma lasciami al mio che non si
sente offeso
dalle ristrettezze della vita.
Anche da esso avverto l’infinito
che mi appare al chiarore del
giorno
come nel sogno della notte
che mi fa navigar dentro me
stesso.
Se mi vedi perplesso è questo
andar continuo
a rovistare in giro
senza voler capire il senso
della pietà
prima per sé o poi per chi
accanto
sollecita un vanto nel riscoprirsi.
Parlami di te se proprio vuoi
come gli uccelli cantano la vita
fatta di voli a perpendicolo
o dentro l’aria sospesi
cercando di trovar l’accento
nel restare nel cielo a
sorseggiare il vento.
Tiepida è l’aria dentro la
speranza,
mentre nella stanza affiora il
freddo
dei gesti che non vanno a segno.
Tiepido è il cuore che aspetta
ancora
il tuo ritorno con le tante
storie
che sicuramente hai vissuto in
giro.
Voglio sentirti raccontare le
tue emozioni,
quelle ragioni che ti portano
lontano
per trovarne una che ti fa
tornare
fervida alla speranza del mio
amore.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 27/05/2013
Inserita nella raccolta “A vario
titolo…”
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