Quante volte ti son passato accanto
e quante volte l’avrai fatto tu !
A volte sento brividi nell’aria:
un capriccio del tempo
un capriccio del tempo
o del vento che si sveglia all’alba
per portarmi il tuo respiro
che la mia anima continua a ricordare?
L’affanno che mi prende,
ormai delirio
delle mie ragioni,
è di non poter più vivere
assieme a te la vita che volevo:
una casa in campagna
e qualche figlio
al quale tramandare
le nostre storie,
l’eternità
che ancora mi sorprende
come concetto mille volte infranto
e riproposto.
Affranto è il mio animo
se tu mi passi a fianco e non sorridi
come la prima volta
quando mi chiedesti con pudore
se era amore
lo sguardo che ti davo.
Certe sere
mi siedo in un angolo e ti aspetto
come il dispetto dell’essere
che sogna
giocando a rimpiattino
con un’ombra
che torna a far solletico
al mio cuore
con un profumo di rosa,
come il canto del grillo,
il volo della mariposa
che mi sfiora
e mi porta via a perdermi
nell’angolo più astratto
di questo paesaggio
che non si acqueta ancora,
non si addormenta mai.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 23
aprile 2015
Inserita nella raccolta “Aquila forever”
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