Translate

giovedì 2 aprile 2015

Che a Roma nevichi…
















Ti ho incontrato girando l’angolo
come la perversione delle cose oscure.
Sicuro di non riconoscerti
ti ho guardato con un occhio distratto
dall’autobus che arrivava.

Liberandoti di me
ti sei fatta più bella di ieri,
ma tu più distratta che mai
mi hai chiesto chi ero
e sorridevi affranta
sul mio rovinarti il giorno,
un appuntamento più tardi.

Lasciandoci ci siam guardati ancora
e ti ho cercato indietro nel tempo.
Tu non mi hai riconosciuto
e io ti avevo già confusa con un’altra.
Eppure il tempo di dimenticarti
era così poco
e il tuo sarà stato ancor più breve,
il giorno dopo, forse,
quando la neve seppellendo la strada
aveva cancellato i nostri passi,
i nostri volti
stravolti dall’idea di sognare.

Che a Roma nevichi succede raramente.

Gioacchino Ruocco

Inserita nella raccolta "Fascicolo personale"

Ostia Lido   02/04/2015

Nessun commento:

Posta un commento