Non so di che parli

Non so di che parli

Non so di che parli

quando parli d’amore.

A me il cuore fa male.

Sento un dolore

che mi par di morire.

Sembra che stanno a finire

i miei giorni con te.

Non ho ancora imparato

cosa vuoi da me.

Eppure sono anni

che continui

con affanni e deliri,

ma a cosa tu miri

ancor non lo so.

Quando mi metto a cantare

mi guardi di verso,

ma di traverso

non so cosa fare.

Mollare gli ormeggi ?

Il mio mare è una rada di acqua,

mai stracqua

che frange appena la sera.

Riposo nel letto

a dispetto di chi

come te

la sera

s’imbelletta e va in giro.

Io non me la tiro.

Sospiro e mi ammollo

con i piedi nell’acqua

in piedi dall’inizio del giorno.

Correndo ti ammiro

mai poi sospiro al ritorno.

Mi sento un contorno

sbiadito

e ancor stanco

senza poter muovere

un dito.

Gioacchino Ruocco

01.11.018   Ostia Lido

Filo d'oro....; La mia infelicità

Filo d’oro…

La mia infelicità

non è di quelle

che prendi una palla

e ci giochi

quando corri

per afferrarla in volo

quando un calcio

improvviso

te la rilancia.

La mia infelicità

non passa neppure

con l’arancia

che provi a sbucciare

e mi porgi a spicchi

per togliermi

l’amaro di bocca.

La mia infelicità

di quando mi passa la voglia

di fare

qualsiasi gesto

è il pretesto

che manca al tuo sguardo

che potrebbe

portarmi al traguardo

di un’altra giornata

col sorriso negli occhi

che cercano i tuoi.

Vuoi o non vuoi

sei una parte di essa

quando mi vedi perplesso

se prendere al volo

la palla che tiri....

Gioacchino Ruocco

31.10.018   Ostia Lido

Il colore della vita.

Il colore della  vita.

Non ho capito ancora

di che colore son le tue parole,

le idee dei giochi che tu fai.

Se quando corri dove vuoi arrivare.

Sotto quell’albero

con le foglie gialle

come se fosse autunno

o sotto a quello con le foglie verdi

per ritrovar l’idea del tuo passato

quando gli asini erano tanti,

e ragliavano felici

come santi in paradiso,

mordicchiandone le foglie appetitose.

Le rose destinate alle farfalle

e ad altri insetti

provetti nel produrre il miele.

Mi sento il fiele in bocca

quando non so dir qualcosa

che abbia odor di rosa o ciclamino.

Sembro un bambino spiritoso,

ma il mio cuore quando non riposa

mi fa sentire male,

quell’odiosa cosa

che si chiama accidia

che è l’invidia a darmela

quando pauroso di sbagliare

mi condanno da solo a studiare

con animo tranquillo

senza pensare allo spillo

che mi punge

quando il birillo non cade

e mi mancherà la luce del sapere

o il bicchiere che mi disseta

ricordandomi

i bachi da seta che la fanno.

A che mi serve il voto

se mi fa il vuoto intorno

e mal volentieri torno a casa

che sarà rasa al suolo

se verrò bocciato.

Gioacchino Ruocco

29.10.018    Ostia lido

Si parla tanto di sostituire la valutazione numerica di una prestazione

scolastica con qualcosa, come i colori, di meno opprimente ed indicativo

del livello di apprendimento.

La cosa non mi sorprende e non mi meraviglia. Ogni epoca si inventa le proprie regole, ma di punto in bianco mi è scaturita la poesia di cui sopra

che paventa quello che ancora succede nel rapporto tra diritto e dovere, tra formazione e prestazioni professionali di cui oggi, più di ieri, ci lamentiamo quando i risultati sono insufficienti e determinano, a volte, avvenimenti disastrosi che configurano reati penali.

Gioacchino Ruocco

30.10.018 Ostia Lido

Programma elettorale

Contratto elettorale

Ti vedo,

ma non vedo gli occhi tuoi

sorridermi.

Ti guardo,

ma il tuo sguardo ormai

è lontano dal mio.

Era troppo tardi.

Mi son reso conto

anch’io

quando

son venuto a cercarti

e di amarti

non ne ho parlato.

Mi hai detto addio

senza voltarti indietro

dicendo ad altri

che te ne stavi andando

senza lasciare tracce,

senza più altre

voglie per restare.

Ogni mattina il treno

mi consegna un memo

dove tu sedevi.

Di fronte altri occhi

vuoti di speranze

sonnecchiano

come anch’io faccio,

ormai straccio

di mille desideri,

e di propositi

che non riesco ad avverare.

Ci si mette di mezzo

anche il governo

che eterno

non sembra già

dalle prime mosse.

Nel contratto eletorale

noi non c'eravamo.

Gioacchino Ruocco

29.10.018   Ostia Lido

…desiderio di eternità…

…desiderio di eternità…

Cercando di darmi delle arie da poeta,

mi assegno compiti

che non svolgo da sempre.

Improvviso ogni giorno un sorriso

che tengo sul viso

sperando di piacere

almeno

a chi mi sta vicino.

Raccolgo una carta da terra

e il primo pensiero

è di riporla nel contenitore,

ma il dolore dell’abbandono

è più forte

di ogni altra idea.

Ne faccio un aquilone

e te lo porto

per lanciarlo nell’aria

col tuo braccio e col mio

verso quel desiderio di eternità

che mi caccia indietro da sempre

destinato col tempo a finire

come tutti sotto la terra

con la tosse

che da sempre mi afferra

con l’umidità.

Gioacchino Ruocco

26.10.018

Prima della fine…

Irma Bandiera - Bologna (08/04/1915 - 14/08/1944)

Eroina nazionale.

Prima della fine…

Qualcuno ci portò via

ma con la forza della memoria

che non voleva estinguersi

in vani eroismi

cercammo di resistere

con le carni ammaccate

dai calci dei fucili.

A un tratto

il rumore delle armi

si appiattì lontano

lasciandoci

tra i pianti dirompenti

delle donne e dei bambini.

Mai fulmine a ciel sereno

era giunto così vicino a noi

dimenticati da tutti,

appiattiti

al mur della ferriera

che attirava bombe

di giorno e di notte.

La campagna

ne restò indenne

fino a quel momento

della ritirata

quando i crucchi si svegliarono

all’improvviso

secondo loro traditi

da qualcuno.

Allora fummo il bersaglio

per diverse notti

finché un treno

non saltò in aria

che si spostò

a scardinare il resto

prossimo

fino alle canne

sulle dune.

All’istante sembrò

finire il mondo

fino agli spari

che devastarono

le nubi di fumo.

Sembrò che un buco

sottoterra non bastasse

neppure a seppellir

le nostre ossa.

Gioacchino Ruocco

24.10.018    Ostia Lido

Tra figlia e mamma.

Tra figlia e mamma

Mammà, tu m‘è ‘mbarata

a cosere e a fujì,

e a dicere sempe ‘a verità.

Venì ‘a sera

dint’’e bracce toie

p’arrepusà stu core

‘nzieme a ‘o tuio

pe ce guardà ‘nt’a lluocchie

e ce capì senza na parole

‘e chellè ca vuò dì.

So’ sango tuio

e ‘o sango ‘e chi t’è vivo

affianco a te.

Ma qua’ currivo

pozzo ogge tenè

si tu me guarde

e me dice ‘o mmeglio

qual è.

E si t’appasso

tu nun me lasse ‘e pede,

m’aspiette fino a tarde

pe capì

chist’ato ammore

addò po’ ghj’ a fernì.

Si rure, si me strure,

sì è chillo overo

ca te po’ piacé.

Na mamma ch’è na mamma

vò sempe ‘o meglio.

Si nun ‘o dà a vedè

cerca ‘e t’’o fa capì

pecché capisce

primma ‘e ognato.

Pur’essa è stata

ma pur’essa è

ancora na femmena

ca l’accedesse

p’’e tuorte

c’’a sempe s’è acchiappata

ma quanno stanno sule

pietto a pietto

nun fà mistero

e chello ch’essa sente

pe tutte ‘e sentimente

c’hanno cunzumate,

lavate e po’ stirate

è mise ‘int’’o ciardino

vicino ‘o mandarino

ad asciuttarse

primma ca se fa notte

p’’e fa passà ‘e delure

pe ce pazzià nu poco

fino a c’’o core

ce ‘a fa a suppurtà.

Gioacchino Ruocco

24.10.018   Ostia Lido

A beppe Iannicelli; In attesa di ........

da sala d'ttesa1 in poi a 1000.000 di visite

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ca me fa perde da sempre la cavezza e vado libero pe li fatti mia fin dove non ho voglia ancor de dì: A li mortacci tua e cosi sia!
Gioacchino Brutti 12.10.018 

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Immagini dei temi di Michael Elkan

Ogni passo affondava.....

Ogni passo affondava

Dopo tante corse,

dopo tante ansie

sento la mia fine

vicina.

Ogni passa affonda

nel caldo lapillo

anche se di poco

tanto che fra poco

dovrei essere in salvo.

O madre, dea

del mondo e della vita,

se avessi dato retta

al tuo pensiero sollecito

di abbandonare tutto

per tornare nella mia casa

anche se distrutta

affianco alle altre,

adesso non starei

a trascinare i miei passi

per arrivare al mare

per salpare,

per la speranza

di continuare a vivere

anche soffrendo

delle mie gioie terrene.

Sono ad un passo indietro

e già mi sento perso

abbandonato

dalla tua benevolenza,

dalla forza che sta sfiorendo

nel mio corpo

che di eterno

conserva soltanto

il desiderio

di sacrificare ancora

ad ogni ricorrenza

di fulmini nel cielo

per volerlo questo

ai miei desideri

e al tuo volere.

Dopo tanto correre

ormai son perso

ad un passo

per ritornare a vivere

negli osanna

che forti uscivano da petto

a glorificarti.

Gioacchino Ruocco

19.10.018   Ostia Lido

E’ grande il silenzio.........

362/5000

E’ grande il silenzio

che affoga la notte.

Faccio a botte col sonno

e mi sveglio tremando

per le vie strette

che continuano

a chiudersi

davanti ai miei passi.

Porto in tasca

i sassi per difendermi

contro l’accento

tagliente

dei bastardi

che affamano tutti

con la loro impertinenza

e strafottenza.

Il mondo senza confini

è una realtà da sempre.

Soltanto oggi

si affermano

principi di disuguaglianza

con l’indecenza

dell’extracomunitarietà

senza poterti appellare.

Non ci resta

che invadere il mondo

o demolire

tutti i ponti

che hanno costruito

per romperli loro

quando

non hanno più bisogno di noi.

Gioacchino Ruocco

18.10.018   Ostia Lido

O silêncio é ótimo

Que afoga a noite.

Eu brigo com o sono

e eu acordo tremendo

para ruas estreitas

que continuam

para fechar

na frente dos meus passos.

Eu carrego no meu bolso

as pedras para me defender

contra o sotaque

agudo

de bastardos

que todos eles morrem de fome

com a sua impertinência

e arrogância.

O mundo sem fronteiras

Sempre foi uma realidade.

Só hoje

eles são afirmados

princípios de desigualdade

com a indecência

dell'extracomunitarietà

sem poder apelar.

Permanece

que invadem o mundo

ou demolir

todas as pontes

quem construiu

quebrá-los

quando

eles não precisam mais de nós.

Gioacchino Ruocco

18.10.018 Ostia Lido

Silence is great

that drowns the night.

I fight with sleep

and I wake up trembling

for narrow streets

that continue

to close

in front of my steps.

I carry in my pocket

the stones to defend myself

against the accent

sharp

of bastards

that they all starve

with their impertinence

and arrogance.

The world without borders

It has always been a reality.

Only today

they are affirmed

principles of inequality

with the indecency

dell'extracomunitarietà

without being able to appeal.

There remains

that invade the world

or demolish

all the bridges

who built

to break them

when

they do not need us anymore.

Gioacchino Ruocco

18.10.018 Ostia Lido

Le silence est grand

qui se noie la nuit.

Je me bats avec le sommeil

et je me réveille en tremblant

pour les rues étroites

qui continue

fermer

devant mes pas.

Je porte dans ma poche

les pierres pour me défendre

contre l'accent

net

des bâtards

qu'ils meurent tous de faim

avec leur impertinence

et arrogance.

Le monde sans frontières

Cela a toujours été une réalité.

Seulement aujourd'hui

ils sont affirmés

principes d'inégalité

avec l'indécence

dell'extracomunitarietà

sans pouvoir faire appel.

Il reste

qui envahit le monde

ou démolir

tous les ponts

qui a construit

pour les casser

quand

ils n'ont plus besoin de nous.

Gioacchino Ruocco

18.10.018 Lido d'Ostia

Тишина велика

который топит ночь.

Я борюсь со сном

и я просыпаюсь дрожь

для узких улочек

которые продолжаются

закрыть

перед моими шагами.

Я ношу в кармане

камни для защиты себя

против акцента

острый

ублюдков

что все они голодают

с их дерзостью

и высокомерие.

Мир без границ

Это всегда было реальностью.

Только сегодня

они утверждены

принципы неравенства

с непристойностью

dell'extracomunitarietà

не имея возможности подать апелляцию.

Остается

которые вторгаются в мир

или снести

все мосты

который построил

сломать их

когда

они больше не нужны нам.

Gioacchino Ruocco

18.10.018 Остия Лидо

שטילקייַט איז גרויס

אַז דערטרון די נאַכט.

איך קעמפן מיט שלאָף

און איך וועקן זיך ציטערניש

פֿאַר שמאָל גאסן

אַז פאָרזעצן

צו נאָענט

אין פראָנט פון מיין טריט.

איך טראָגן אין מיין קעשענע

די שטיינער צו באַשיצן זיך

קעגן די אַקצענט

שאַרף

פון באַסטאַרדס

אַז זיי אַלע הונגערן

מיט זייער ימפּערטאַנאַנס

and arrogance.

די וועלט אָן געמארקן

עס איז שטענדיק געווען אַ פאַקט.

בלויז הייַנט

זיי זענען אַפערמד

פּרינציפּן פון יניקוואַלאַטי

מיט די יקסעסאַנסי

דעלל'עקסטראַקאָמוניטאַריעטà

אָן זייַענדיק קענען צו אַפּעלירן.

עס בלייבט

וואָס באַפאַלן די וועלט

אָדער דימאַליש

אַלע די בריקן

וואס געבויט

צו ברעכן זיי

ווען

זיי טאָן ניט דאַרפֿן אונדז ענימאָר.

Gioacchino Ruocco

18.10.018 אָסטיאַ לידאָ