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martedì 30 settembre 2014

Si fa sera



UN GIARDINO IMMENSO (RG) - Rosa Lucia Agnello Da Arte e Poesia





















Tra le tue gambe
c’è un giardino di delizie
immenso,
dove è dolce perdersi
cercando
di oltrepassare i limiti
del tempo.
L’orizzonte sta lì
e ogni viaggio,
ogni fuga
come un sogno passa
per questa via
che crea miraggi
di oasi perdute.

Gioacchino Ruocco
Arte e Poesia
Ed Annuario Comed – 1994 – 46

Dedicata all’opera di



07                 @  Rosa Lucia Agnello           

lunedì 29 settembre 2014

Troppe volte…




Troppe volte
l’appunto di un paesaggio
resta
un difficile romanzo
da tradurre in parole
per noi che viviamo
l’intreccio di un sospiro,
attimi senza misteri
nell’auto che passa.

Ho colto al volo
un tuo brivido
un attimo prima
che affogasse
nel traffico di agosto.

Trovami un po’ di tempo
per raccontarmi trepida
il tuo affanno,
il tuo alibi
che ancora non conosco.

A chi stavi pensando
mentre capelli al vento
guardavi con occhi sognanti
scorrere le immagini
sul monte ?
Il tuo profilo
era un seguito di linee
nervose.
Ti abbandonavi
in un racconto estremo
e sospirasti
prendendomi la mano
come il destinato unico
del tuo sacrificale amore.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido          

Raccolta “senza data”


Per non sentire




Abbiamo tentato il tempo in tanti modi
per ritrovarne un po’
indolente e molle
che s’accordasse alla nostra giornata,
per non sentire la voce
delle cose intorno,
della troppa luce
che brucia i sentimenti
e irrita gli occhi.

Il mare dal nostro appartamento
ha un sentimento
pieno di mistero
e non par vero
che potrebbe perdermi
per non trovarmi più.

La secca arriva al cielo
dell’orizzonte in fondo
e l’eco che torna
è un desiderio mortificato
che dopo aver lavorato
non può darti niente
oltre me stesso.


Gioacchino Ruocco


Ostia Lido             senza data

domenica 28 settembre 2014

Ti pare una vita questa...




Interpreto le tue lusinghe
come fuochi da accendere
amore da donare
gioie da prendere.
Ti pare una vita questa
da non saccheggiare ?
I giorni passati
pieni di tristezza
hanno avuto carezze amare
nei ricordi furiosi
che tornano alla mente
in un lamento inutile
almeno per oggi.
Nei tuoi occhi caldi
i miei sguardi
trovano un’eco profonda
e le voci che oggi ti allietano
si risvegliano al sole
come dimenticate farfalle
pronte a tentare ogni fiore
ogni pianta,
ogni germoglio,
un pensiero che tarda a sopirsi.
Se la calura
perdura
dovrò tuffarmi in te
a prendermi un sorso di vita
se non voglio stordirmi
nel sole ancor fermo nel cielo
a bruciare ogni cosa.


Gioacchino Ruocco


Ostia Lido                   senza data

venerdì 26 settembre 2014

‘A mascata




L’evera ca secca s’addurmette
se sta scetanno cu ‘a mascata ‘ncuollo.
‘A luna ncielo è ormaie nu ricordo
‘e quanno sta campagna era sorda

senza sti machine ca correno
p’’e vie affianco cu nu rummore
ca sta stancanno ‘o core e ‘e ppiante
e ‘a primmavera ca tarda stà arrevanno.

Tutto ‘o terreno attuorno già zappato
torna a fà sentì ‘o sciato suio
ca saglie ncielo comme a fummo chiaro
ma torna ‘nterra comme acqua amara.

Quanno me guardo attuorno pe truvà
nu ricordo ca me riporta arreto
a stiento trovo ancora nu pensiero,
‘e na preta, nu segno ‘e comme steva.

Tutto è cagnato! ‘O lagno, ‘o llusco,
tanto ca me so’ perzo si nun trovo
‘e passe mie o chi me dà na mano,
nu passero ca va cercanno ‘o grano.

Me guardo attuorno e torno ncopp’a via
pur’essa senza cchiù ‘o bbene ‘e Ddio,
nu sciore, na rustine, na sepale,
na ceppa, na spighetta, nu fetiente.

Ma qua campagna è chesta ca sulagna
quanno ‘a lasciae era e mò ca more?
Sulo ‘a mascata ncuollo m’e rimasta
comme a nu sentimento ancora vivo,

ma nun m’abbasta ca me ggiro attuorno
e n’atu munno veco ca me strazia e accire.
‘O mare verde se piglia ‘o sciato mio
e ancora perzo sento ‘o core mpietto

ca sulagno se trova ncopp’’a via
ca me riporta verso a massaria
ca dint’’o cielo pare na macchia nera
ca spera ‘e nun murì primma ‘e stasera.

Gioacchino Ruocco


Ostia Lido         27/09/2014

martedì 23 settembre 2014

Respira - Marcellina Ruocco


Colomba Aikiko Palandri: biografia.




Colomba Aikiko Palandri


















BIOGRAFIA

Nata a Roma nel 2000.

Provvista di un'intelligenza vivace ha imparato a leggere a 3 anni seguendo gli insegnamenti che la madre forniva alla sorella più grande.

A quattro anni ha incominciato a manifestare interesse per il disegno e la scrittura creativa.

Ha iniziato la prima elementare a 5 anni.

Successivamente si è trasferita con la madre e la sorella in Svizzera dove la madre insegna la lingua italiana nelle scuole svizzere.

Ha completato le scuole dell'obbligo presso l'Istituto "La Casa d'Italia" di Zurigo, dove attualmente abita e frequenta il secondo anno del Liceo artistico italo-svizzero di Zurigo - Parkring 30, CH-8002 Zürich, gestito dallo Stato italiano e dal Cantone di Zurigo al quale si può accedere, dopo un esame scritto, orale e di disegno, sia dalla «Sekundarschule» che dalla Scuola Media.Il Liceo Artistico è, giuridicamente, una scuola pubblica cantonale cui l’Italia dà un contributo attraverso gli insegnanti incaricati dal Ministero degli Affari Esteri.

Parla correntemente, oltre all'italiano, il tedesco e l'inglese.




So che l’Italia… - Colomba Aikiko Palandri





So che l’Italia è ancora il mio paese
da dove son venuta anni fa,
che il suo clima è dolce
e il suo parlar cortese,
che ha forma di stivale
che appeso all’Europa se ne sta
in mezzo al mare
che lo bagna tutto
ma con un sole
sempre acceso
che lo tiene asciutto
quasi tutto l’anno.
Ha mille spiagge
e un mare che incanta,
un cuore tanto grande che scompiglia
e fa innamorare tanta gente.
I suoi tesori sono i monumenti
ormai conosciuti in tutto il mondo
che a raccontarli
è perdita di tempo.
La pizza, gli spaghetti, il pomodoro
un girotondo
che fa girar la testa
come se fosse festa tutti i  giorni.
Ogni volta che parlo in italiano
sento il mio cuore
prendermi per mano
e riportarmi a Roma
dove sono nata
e sono andata la prima volta a scuola
e l’aria ha solo brividi di gioia.


Colomba Aikiko Palandri

Zurigo. 13  aprile  2011



Colomba Aikiko Palandri




Ritorno...

Ritorno….


Quando mi perdo
ritorno alle parole semplici
della mia infanzia
che rassomigliavano ai suoni
e alle ombre,
ai passi fatti
lungo i canali irrigui,
al vento tra le canne
sulle dune
perchè è lì
che si è fatta la mia vita
nella coscienza di oggi.

Correvo senza affanni,
soltanto per la gioia di conquistare lo spazio
e di avere più tempo
che non aveva ancora tutto il peso d’oggi.

Tutto si compiva
senza rimpianti,
senza ritorni
in cerca di qualcosa.

La rosa era una rosa
e la guerra,
ch’era già passata,
un ricordo
che non dava più paura
come i rumori sordi della notte
da dentro la ferriera.

Ritorno indietro
perché non c’erano barriere
nei miei pensieri
pronte a ostacolare
ogni passo.

Gli uccelli,
come noi bambini,
sembravano incoscienti
senza paura
quasi sulle porte delle case.


Gioacchino Ruocco*

Ostia lido 14/03/2011 - ore 19,30

Neve - Colomba Aikiko Palandri




Non so come sono arrivata a questo punto,
anzi lo so benissimo.
E’ inutile mentire a me stessa oramai,
anche se molte volte
è molto più semplice farlo,
cosi,
giusto per ingannarsi per un’altra ora
vivendo in un mondo apparentemente perfetto.
Un mondo senza guerre,
senza persone false,
le case dipinte di rosa
e i vicini sempre cordiali,
le ville, il lusso di poter avere
sempre quello che si vuole,
i diamanti, le auto, i viaggi
e diecimila altre maschere
che usiamo ogni giorno
per nascondere
ciò che veramente siamo.
Noi siamo diversi,
abbiamo il volto di chi è morto un paio di volte
e non ha ricevuto fiori da nessuno,
di chi ha lottato con un’armatura di cristalli
e si è schiantato contro il ferro,
di chi ha aspirato e soffiato fin troppo veleno,
di chi ha dato calci al vento
e ha perso le scarpe
e di chi ha rincorso un ti amo
scritto sulle nuvole,
di chi ha lavato i denti
sputando dentifricio e delusioni.
Abbiamo gli occhi di chi
ha graffiato il mappamondo sulla scrivania,
di chi ha creduto nell’eternità
che gli è stata rubata
dalla fugacità del tempo,
di chi ha acceso la luce
immaginando la felicità
e di chi l’ha spenta con rassegnazione.
Abbiamo gli occhi malinconici,
differenti, spenti, grigi.
Inaliamo neve e diventiamo di fuoco
eppure tutto il mondo attorno a noi
si anestetizza, si intorpidisce
e noi non reagiamo,
sediamo qua, in una stanza,
ad una festa, senza neanche sapere
davvero dove siamo.
Tutt’attorno a me
creature dalla pelle cerata
ridono senza neanche parlare veramente,
un paio di ragazzi stanno al cellulare,
non si mandano messaggi,
ma messaggiano continuamente.
Io invece aspetto,
aspetto solo il prossimo “craving”.
Ammazzo i minuti inventando un’altra scusa
per poter tornare nel paese delle meraviglie
e intanto ascolto la mia coscienza frantumarsi
come un onda sulle scogliere della mia dipendenza.


Colomba Aikiko Palandri

Zurigo. 22/09/2014




Biografia
Colomba Aikiko Palandri



Colomba Aikiko Palandri è nata a Roma nel 2000.
Vive a Zurigo dal 2006 dove
frequenta il secondo anno dell'Istituto Artistico.





lunedì 22 settembre 2014

Un confine irrisolto





In una giornata assolata di maggio
ho perso il coraggio
di venirti a trovare
e le poche strade
che ci separano
son diventate
un pensiero che a maggio
dovrebbe trovare
un sospiro di vento
e tornare
all'arrembaggio
per non perderti,
fratello maggiore,
nel lungo cammino
che porta alla meta.
Ho ancora in mano la cometa
che mi hai regalato,
ma non mi hai più parlato
del mare e del tempo
di cui eri maestro.


Gioacchino Ruocco
Ostia Lido, 06/02/2012

Stephanie




Se trovi un attimo di pace
vienimi a cercare.

Ho bisogno di te
per rinviare la mia partenza.

Ho paura della tua assenza
e del mio bisogno
che sempre vaga altrove .

Voglio guardati negli occhi
per non perderti
e ritrovare in essi
il mare
dei miei sogni
che solo tu possiedi.


Gioacchino Ruocco
Ostia Lido  06/01/2013




Si tu trouve un moment de paix
cherche moi.

J'ai besoin de toi
pour remettre mon départ.

J'ai peur de ton absence
et mon besoin
qui erre toujours ailleurs.

Je veux  regarder dans tes yeux
pour ne pas te perdre
et de trouver 
la mer
de mes rêves
que seulement tu possèdes.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 06.01.2013

(Traduzione di Luce Palandri)

‘A porta è sempe aperta…

Me staie levanno ‘a tuorno
na curtellata ‘o juorno
o cu parole ca nun danno pace.

Ormaie si capace
tu pure ‘e fa suffrì
comme a tant’ata ggente

ca nun è malamente
ma ‘o sfizio ‘e na parola,
‘e nu turmiento doce

s’’o fa passà
quanno le pare e piace.
Nun è sulo ‘o putento

o ll’ommo malamente
ca fanno male all’ate
pe fa chello ca vonno.

‘O paraviso è chino
‘e ggente ch’è pentuta
e ca s’è fatta belle

levanneme ‘a salute.
Tu saie ‘e fatte tuje,
i’ saccio ‘e fatte mie.

A pparte ‘e ccose ‘e Ddio
nun jammo maie d’accordo,
però tu nun m’è accidere

pe te levà ‘o ricordo
‘e na jurnata storta.
‘A porta è sempe aperta…

Gioacchino Ruocco

Ostia lido             22/09/2014

domenica 21 settembre 2014

Quelli che ci invidiano...




Lo sapevo
che non dovevo
ascoltarti.
Un bagno nudi
sotto il cielo della notte
stretti nel freddo
che assale all’improvviso.
Il tuo viso
sembrava il mio
che si perdeva
nelle tue sembianze,
nelle speranze
di averti ancora avuta
come il ragazzo pazzo
di una volta.
Che c’è di male
a correre come fanciulli
anche con gli anni addosso,
a ritrovarsi e perdersi
nella follia
di un amore
ancora tenero
di una vita
che non sente fine ?
Quelli che ci invidiano
son folli più di noi.
Quando ci amiamo
siamo solo noi
col mio trepido affanno,
coi tuoi brividi
che avverto
e mi convertono
ad amarti ancora.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido       22/09/2014

Inserita nella raccolta “Poesie da banco”

Io lo sapevo...





Come un sogno…




Ti aspetterò come un sogno
rappreso nell'alba di domani
fregandomi le mani
per il piacere di pensarti
vicina e a un passo,
lasso di un pensiero
che continua come un tarlo.

Non è una dichiarazione,
e' un'emozione nel sentirti infelice.
Mettiti a correre
invece di restare
con i tuoi pensieri ad indagare sul futuro.
Niente é più buio
dei nostri rimpianti.


Gioacchino Ruocco

Ostia lido   22/09/2014

Inserita nella raccolta “Poesie da banco”

venerdì 19 settembre 2014

C’è un solo Ruocco a Düsseldorf


Immagine di Dusseldorf


C’è un solo Ruocco a Düsseldorf,

sicuramente con la sua famiglia,

sicuramente con degli amici,

sicuramente con le sue radici,

certamente con le sue certezze,

con le sue dolcezze,

sicuramente

con le sue malinconie

come le mie

che non regalo a nessuno

che tengo per me

come un regalo dell'anima,

come una gioia

che dà i suoi frutti

che mi tolgono la sete

all'imbrunire.

 

                                                                      

(Gioacchino Ruocco - Dal mio vocabolario)


Ostia Lido 01/08/2011

 

Delfina




Delfina

'E pariente te vonno
 overamente bbene:
chello che faie faie,
comme te miette miette.

So' ll'ate ca cu 'a meza parulella
te fanno bella
sulo pe dì ca lloro
speriscono pe quanta uocchie guardano
sulamente a te.
Ciao.

Gioacchino Ruocco

Ostia lido
18/09/2014






mercoledì 17 settembre 2014

‘O munno se ne cade































‘O munno se ne cade,
Castiellammare pure
e chisto ancora guarda
‘e mmure ancore appesa
ca fanno na paura
sulo a dé guardà.

‘E gguarda
penzanno c’ahha fà.
Speranno c’’a pacienza
e chi sta dint’’e ccase
‘e tene ancora allerte
ancora pe nu poco.

Quanno sarrà ‘a vota
c’’a pua pua fernesce?
Quanno sarrà
ca chistu munno cresce?
Quanno sarrà ca sta ggente
fernesce e avè paura

e torna pe sti vie
sultanto pe campà
‘a vita c’hanno avuto
ca nun è nu tavuto
a ogne angolo ‘e sta via ?
Dicesse e cosi sia

però ce vo’ cchiù forza
si no so’ invite ‘a nozze
pe sta ggente ca vene
e sicure nun mantene
manco nu poco
‘e chello c’ato fatto.

Chi vene senza core
sapenno ca nun more
stanno luntano
dimane quanno torna
so chiacchiere, mezzune
ca nun voglio cchiù fumà.

Avite fatto tanto
ca ve farranno sante
dint’’a sta cchiesa affianco
ca già ve dà arricietto
comme a nu paraviso
ca chi s‘aspetta…'o spetta.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido         17/09/2014

Inserita nella raccolta “Ce steva na vota…”