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sabato 26 dicembre 2020

 Zona rossa per tutta Italia. Da qui al 6 gennaio l’Italia è in lockdown con differenze però rispetto alla chiusura totale della primavera. Dal 24 dicembre è necessario avere un’autocertificazione in cui indicare la motivazione dello spostamento, il luogo di partenza e la destinazione, ma non il nome della persona da cui si va per rispetto della privacy (qui il modulo da scaricare). La penisola è in zona rossa fino al sei gennaio. Uniche eccezioni i giorni in zona arancione dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio.

La multa per chi viola i divieti va da 400 a 1000 euro. A controllare ci sono 70mila persone fra polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani e militari dell’Esercito. Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

Si può sempre fare ritorno alla propria residenza o domicilio e ci si può sempre spostare per motivi urgenti, di lavoro o salute. Serve sempre però l’autocertificazione. È già attivo da lunedì 21 il divieto di spostamento fra regioni.

24 DICEMBRE
Sono chiusi bar e ristoranti, tranne che per il servizio di asporto e consegna, e sono chiusi anche i negozi con l’esclusione di farmacie, supermercati e negozi di alimentari. Possono restare aperti tabaccai ed edicole. Sono aperte anche le librerie e i negozi di giocattoli e abbigliamento per bambini. I negozi di ottica, di elettronica e telefonia, quelli per animali e le profumerie. Sono aperti parrucchieri (non i centri estetici) e lavanderie. Si può uscire dal proprio comune per fare la spesa se un altro comune ha «punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche in termini di convenienza economica».

È possibile, una volta al giorno, lo spostamento verso un’unica abitazione privata di due persone con minori di 14 anni, oppure con disabili e non autosufficienti, ma conviventi. Non ci sono limiti di orario per chi fa volontariato. È possibile andare a Messa, il consiglio è di scegliere la chiesa più vicina a casa. In San Pietro, a Roma, Papa Francesco ha anticipato la messa di mezzanotte di Natale alle 19.30 del 24 dicembre.

25 e 26 DICEMBRE
Nelle due giornate festive sono chiuse tutte le attività. Possono essere aperti solo per asporto e consegna bar e servizi di ristorazione. Sono aperte solo le farmacie di turno. Nella giornata del 26 riaprono alcuni negozi di alimentari. Anche in questi giorni sono possibili gli spostamenti una sola volta al giorno verso un’abitazione privata con minori di 14 anni. Per le messe è consigliato seguire quelle vicine a casa. Il 25 la benedizione Urbi et Orbi di papa Francesco è a mezzogiorno da Piazza San Pietro.

27 DICEMBRE
Come il 24 sono chiusi bar e ristoranti, tranne che per il servizio di asporto e consegna, e sono chiusi anche i negozi con l’esclusione di farmacie, supermercati e negozi di alimentari. Possono restare aperti tabaccai ed edicole.

PICCOLI COMUNI
Chi vive in comuni sotto i 5 mila abitanti, può spostarsi tra le 5 e le 22 il 24 e il 25 dicembre anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza (cosa che può fare tutti i giorni) e senza andare verso i capoluoghi di provincia. «Sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali» dice il decreto che permette sempre di andare nelle seconde case se in regione.

PER TUTTI I GIORNI ROSSI
Una volta al giorno è consentito lo spostamento verso un’unica abitazione privata di due persone con minori di 14 anni, oppure con disabili e non autosufficienti, ma conviventi. Chi va a trovare parenti e amici può anche fermarsi a dormire.

Si può uscire di casa per fare una passeggiata. Vicino a casa e con la mascherina Si può fare attività sportiva da soli. I parchi rimangono aperti. Si può portare a spasso i cane.

Si può sempre andare nelle seconde case che si trovano nella regione in cui si vive.

DENTRO CASA
Per quanto riguarda ciò che si fa nelle abitazioni private non ci sono divieti, ma solo raccomandazioni. L’indicazione è di due invitati, esclusi i minorenni, tenendo la mascherina quando non si sta mangiando. Bisogna mantenere le distanze e areare ogni ora le stanze. Meglio non far stare vicini anziani e bambini. C’è invece il divieto di organizzare feste «nei locali pubblici e nei luoghi privati».

ZONA ARANCIONE
Nei giorni in cui l’Italia è zona arancione (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sono aperti i negozi, ma chiusi bar e ristoranti chiusi, che possono però fare consegne e asporto. Ci si può muovere liberamente all’interno del proprio comune e, se questo ha meno di 5 mila abitanti, si può uscire entro 30 chilometri senza andare però nei capoluoghi di provincia.

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giovedì 24 dicembre 2020

Non tutti....

 

 

Non tutti…

 

Non tutti eravamo compagni di scuola.

non tutti

siamo stati compagni di vita,

non tutti lo diventeremo

quando ci guardiamo in cagnesco

per strada,

coi vicini di casa,

per ogni cosa che ci appartiene

e ce ne sentiamo

un bel giorno privati.

 

A volte divorziati

desideriamo ancora

di avere un incontro

fino a quando

non ci troviamo

nuovamente

difronte

col disgusto negli occhi,

nel cuor. nella mente

col raccapriccio

che più spiccio

rifiuta ogni approccio

delle ore

che ancora ricorda

e vorrebbe rivivere.

Mi trema la mano

nello scrivere queste cose

quando penso alle rose

che tirasti via dal mio giardino

per piantarci qualcosa

che mi ti ricorda,

ma si scorda di rifiorire

quando dovrebbe rifarlo,

il tarlo della gelosia

col quale convivi

perché tu non vivi

sopravvivi soltanto

per vedermi morire.

 

Gioacchino Ruocco

25.12.2020   Ostia Lido   h 08,25

lunedì 21 dicembre 2020

  

Le mie piaghe

non sono le tue stimmate,

i miei dolori

se mai ci saranno

non li capirai

se non in parte.

 

Da sempre

viviamo in disparte

uno dall’altro

per lo nostre

appartenenze originarie,

anche se da sempre

stiamo assieme

per quella simpatia

che ci prese

dal primo istante.

 

Siamo diversi

nel prenderci e lasciarci

anche nello spasmo

della creazione,

del dannarci

e nell’accompagnarci

ogni giorno

della nostra vita.

 

All’istante

mi guardi

e ti attardi

per capirmi

per volermi sentire dentro te

prendendomi per mano

guardandomi negli occhi

nel divenire dolce

del mio bacio

e del tuo donarti

come terra feconda

per il nostro raccolto futuro

di speranze

finché ne abbiamo.

 

Gioacchino Ruocco

22.12.2020  h 08.20  Ostia Lido

sabato 19 dicembre 2020

Mi sei rimasto indietro ......

  

Mi sei rimasto indietro di troppi piedi

e ti giustifichi dicendo: - Scalzi,

su pietre gelate e irregolari

come i sanpietrini

che come giacobini

tengono chiuse le porte

a chi non ha peccato.

 

Ma che città è questa

che raccoglie 

tutti i lamenti di chi ha moglie

che non peccano

e dilaniano il tempo 

con rimproveri 

al ritorno tra le mura domestiche

ma non domesticate ?

 

Una festa ch'è una festa

che ci rassomiglia

è una processione di bandiere,

di manifesti sui muri 

che protestano

per le carenze

che annotano

con desinenze da boia...

 

Questa è una città

che quando fa festa

prende il colore del momento

senza tradirne l'effetto

devastando il concetto 

di civiltà

che da sempre propina,

appena sveglia,

di prima mattina...

 

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido    20.120.2020  h 04.50

Stando alle chiacchiere...

Stando alle chiacchiere,

di questi tempi, il morire

ha una causa in più

con un soffrire,

da come racconta

qualche sopravvissuto,

che non auguro a nessuno

neppure

per fargli provare 

tutta la mia noncuranza.

Meglio soffrire di solitudine

o di lontananza

e nel tempo che avanza

andare a piedi

fino alla distanza

più lontana

che il paesaggio propone

con il cuore scoppia

di maleparole

contro me stesso

che ancora come un fesso

si mantiene appeso

a quello che prometti

ma, in verità, aspetti

qualcuno di meglio,

più sveglio,

più masnadiero,

un forestiero

tutto da scoprire.

 

                                                  Gioacchino Ruocco 

                                                

                                                Ostia Lido    19.12.2020 


 


 



UN altro Coriolano

 

Un altro Coriolano

 

Se le mie tolleranze

troveranno

un attimo di acquiescenza

su quello che mi dici

e mi racconti

con dovizia di particolari

come fai a vivere

con tutti i patimenti che hai,

anche le mi sofferenze

potrebbero trovare

un’accondiscendenza

senza tormentarti

più di tanto,

senza invocare un santo

o un altro Coriolano

che terminò i suoi giorni

stando lontano dal potere

fin da quando

non avveri il torto di sapere

che fare senza

se non quello di attendere

alle sue incombenze quotidiane.

 

Gioacchino Ruocco

 

17/12.2020         Ostia Lido

venerdì 18 dicembre 2020

ETERNAMENTE

 

Eternamente…

 

Ma che te penzo a fà

ca si te penzo

chillu penziero

me fa vemì na cosa

ca manco ‘o puorco sente

quanno sta pe murì.

 

Ce vò pacienza !

Ce vò chello ca io nun tengo

‘a cunvenienza

‘e sta cu te

pe nu male ‘e diente

e ȃ rusecà nucelle

pe me sturdì nu poco.

 

‘O broro

è troppo luongo

e nun m’’a sente

e me ‘mbarcà

dint’ȃ stu piatto

ca pare na tenella

tanto è gruosso

ca manco ll’uosso trovo

e manco ‘a carna

ca si è tosta

sicura è sapurita.

 

Che t’aggià dì ?

Si passa stu prurito

ca dint’ capa tengo

io resto e me ne vengo

pure addò vuò tu

c’’o putipù,

c’’o sceta vaiasse

ca passo passo

me  voglio scurdà ‘e guaie

ca nun me danno pace

pure si sta sepe

ca me trovo nnanze

me sta facenno passà

tutt’’e male ‘e panza

ca me stanno a struiere

comme a na cannela

ca resiste

c’ȃ quanno t’aggio vista

vulesse sta cu te

ogne mumento

dicimmo, senza penzà male,

eternamente.

 

Gioacchino Ruocco

 

Ostia Lido           18.12.2020       19,40      

sabato 12 dicembre 2020

Adesso che non è tempo di formiche...

 Adesso, che non è tempo di formiche…

Adesso,
durante l'inverno
che non è tempo di formiche,
mettendo assieme
le nostre briciole di umanità
diamo serenità
a chi non ce l’ha
dandogli
un tetto e un letto
e quanto meno
una patata lessa
da mangiare.
Togliamoli di strada
dall’addiaccio
dove vivono
come stracci
lacerati dalla vita
che non a tutti dà
in egual misura.
Persi all’amore
e dal dolore degli altri
diamogli
un’appartenenza nuova
non soltanto
nelle ricorrenze
che commuovono i nostri cuori
ma nell’assonanza
con le nostre vite
che hanno imparato
a nascondere il dolore,
io nelle pieghe del mio cuore,
trovando in tempo
la forza di non perdermi
piegandomi al volere
della grazia
che di tanto in tanto
mi allarga il cuore
e le mani
nel dare agli altri
qualcosa di me
privandomene
come è giusto che sia.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 13.12.2020
gioacchinoruocco@libero.it


CARO AMICO, non sto a passarti la patata bollente,
ma di aiutarmi a dare un tetto
e un letto
a chi non ce l'ha.

Progetto ARCA - Milano

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