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giovedì 10 aprile 2014

Infornare a 180 gradi..


Da "Il gusto dei ricordi"
La Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz  
E' da parecchio che non vi propongo della buona musica! – Insieme alla armonia di sapori di un dessert squisito creato dai miei studenti/amanti della buona cucina qualche sera fa… Un fine pasto eccellente!
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strawb turnovers
TRIANGOLI DI SFOGLIA ALLE FRAGOLE     ( 4 persone)
1 confezione di pasta sfoglia – 250 gr di fragole – 3 cucchiai di zucchero – 100 gr di  mascarpone – 75 gr di gorgonzola – 1 cucchiaio di latte  - 1 uovo
Mescolate in un pentolino 2 cucchiai di zucchero e le fragole pulite e spezzettate. mettete su fuoco moderato per qualche minuto, giusto il tempo di amalgamare la frutta e lo zucchero senza che le fragole si sfacciano troppo.Lasciate raffreddare.
Mescolate il mascarpone con il gorgonzola e il latte. Tagliate 8 quadrati nella pasta sfoglia e su ciascuno di essi mettete un poco del composto di formaggio e un po’ di quello di fragole. Sbattele l’uovo con un goccio di latte o acqua e con esso spennellate i bordi dei quadrati. Chiudete a triangolo e sistemate su una teglia foderata di carta forno. Quando tutti i triangoli saranno pronti spennellateli con il rimanente uovo e spolverateli con il restante cucchiaio di zucchero ( volendo, usate zucchero di canna per questa operazione). Fate un piccolo taglio sulla superficie dei triangoli per consentire la fuoriuscita di vapore.
Infornate a 180° per almeno 35 minuti o finchè i triangoli non saranno bruni e gonfi. Servite tiepidi.

RISPOSTE A “SINFONIE FANTASTICHE… DI MUSICA E DI SAPORI !”


1.  gioacchinoruoccoha detto:






Infornare a 180 gradi..


Se sbaglio la temperatura
il mio cuore non batte,
resterà a terra
ancora mille volte.

Sarà inutile quindi spennellare i triangoli
se non mi afferra la rabbia
di volerli mangiare a tutti i costi.

Son sgonfi
come le ruote l’altro giorno
sulla strada del ritorno
a forza di sbagliare.

Intorno
non c’era anima viva,
solo il ricordo
di un rimpianto
che l’eucalipto
cercava di assorbire.

Non ricordavo più
come impastare
e come cuocere
e il tempo di cottura.

Che nervatura
sbagliare ancora la temperatura
del dolce
e del cuore che si affanna
in questo giorno
che non sarà mai mio.

Gioacchino Ruocco

·        cinzia maria ha detto:

Un abbraccio a te mio caro Giò poeta!

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