Lecce
Dopo un lungo viaggio
dalle nostre braccia
senza singhiozzi
caddero cose da pazzi
pezzi di noi.
A piedi,
volevamo farla a piedi
la strada
diritta 
come una linea tesa,
ma il taxi
che ci prese
curvò prima a destra,
poi a sinistra
per farci perdere 
il punto di vista.
Alla fine
pagai 
senza fiatare,
non potevo 
buttare per aria
il mondo intero.
Caddi 
come una pietra
nel letto.
Non mi avevi fatto
nessun dispetto,
ma caddi ancora
in un sonno
profondo
che durò tutta la notte.
Ti trovai 
stretta al mio petto,
avevo dormito di tuo
e di mio.
Era la prima volta
che dio
era rimasto con noi
a vedere 
un uomo e una donna
dormire appoggiati 
allo stesso costato
anche Lui
ubriaco di sonno.
Gioacchino Ruocco
                                                         21.11.018      Ostia Lido

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