19 novembre 12.11.01
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Caro Elvio, prendendo spunto da quello che
hai scritto ti propongo la mia versione scanzonata di
Respira lentamente,
prendi fiato
per andare a bussare
ad altre porte
e raccontare
le tue meraviglie
di quando sveglio all’alba
ti accorgi
del mondo che sbadiglia
sui nostri sogni
appena completati.
Racconta agli altri
le gioie che hai provato
sognandoli,
come l’isola
pronta all’approdo
dei tanti vacanzieri notturni.
Quelli diurni
non oserei mai
portarli in giro
se non sulla spiaggia
avanti casa.
Tutto è possibile,
ma son rimasti i sogni
proibiti,
quelli dentro al cassetto
che la vita ancora cova
nel nascondiglio
di un perdi giorno come me,
che spariglia il gioco
e non accende il fuoco
a mezzogiorno
per non disturbare
lo stomaco assopito
nella dieta prescritta
dal medico di turno.
prendi fiato
per andare a bussare
ad altre porte
e raccontare
le tue meraviglie
di quando sveglio all’alba
ti accorgi
del mondo che sbadiglia
sui nostri sogni
appena completati.
Racconta agli altri
le gioie che hai provato
sognandoli,
come l’isola
pronta all’approdo
dei tanti vacanzieri notturni.
Quelli diurni
non oserei mai
portarli in giro
se non sulla spiaggia
avanti casa.
Tutto è possibile,
ma son rimasti i sogni
proibiti,
quelli dentro al cassetto
che la vita ancora cova
nel nascondiglio
di un perdi giorno come me,
che spariglia il gioco
e non accende il fuoco
a mezzogiorno
per non disturbare
lo stomaco assopito
nella dieta prescritta
dal medico di turno.
19/11/2013
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