Provo per un attimo
a rompere la monotonia
uscendo fuori
per capire le intenzioni dell’inverno
per vederne la faccia 
che sta acquattata 
tra i rami delle piante,
nelle delle ombre
che danno ai fabbricati
un che di surreale.
Fuori l’aria è tiepida
con la briciola di sole
che si attarda nel cielo,
ma dentro  casa è
fredda
come fosse il gelo
di un surgelatore.
L’impianto è acceso
ma io sento freddo.
Forse ho un po’ di febbre 
addosso.
Però m’illudo
che fra qualche giorno
intorno 
ci sarà la primavera.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido   
19.02.019

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