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lunedì 17 febbraio 2020

Che cos’è il paese reale...

Che cos’è il paese reale
se non il paese
che vuole vivere
lavorando mentre sogna
un domani migliore
di quello di sempre ?
Dove gli onori
spettano a tutti
come i dolori
di chi indigente
viene lasciato per strada
come un perdente
e non approfitta
da nulla facente
della brava gente
che ruga, lavora
che s’affanna, che muore
quando lavora,
di quelli che possono
e da furbetti
si sono dati al parlamento
votati ed eletti
d’amici e parenti
col voto di scambio
che oggi
dà poco o niente
ma sempre qualcosa
che riempie
il vuoto in tasca
e la frasca
quando si sente
il vuoto  ch’è dentro
ed allasca i legami.
Al semaforo ieri
ho raccolto
una manciata di monetine,
gli spiccioli
di chi li odia
che fanno pensare
alla nostra perdenza
più dura più intensa
di prima.
Domani non so
cosa resta
in quelle tasche ?
Se ancora daranno qualcosa
da spartire con gli altri
che siamo una parte di quelli
che hanno perso
il costrutto
delle proprie ragioni
che sono distrutti
sia dentro che fuori.
Ma quanti saranno ?
Di che cosa avranno bisogno
che il paese reale
ne duole ?
Dapprima le suole
e poi un vestito
e poi uno stomaco
per digerire
le cose non fatte
per l’indigenza
di questa nazione
che esiste sol quando
gli altri
hanno ragione
e noi torto
per non aver distorto
lo sguardo altrove…
dimenticando
che siamo noi
quelli che arrivano
da ogni dove
da dove arrivammo
dando al mondo
quel che ci onora
sognando
l’onore di un uomo felice,
di un uomo che dà,
che ha tanti amici,
tanti ricordi
lasciati in giro
che ancora trovo nella rete che tiro
assieme al pescato….

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido           18.02.2020

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