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lunedì 8 settembre 2014

Sto cercando me stesso nel tempo…




Sto cercando me stesso nel tempo,
di ritrovarmi prima del buio
e del tonfo che ruppe l’incanto
di averti incontrata nel vicolo
appresso ancora e per sempre
come a volte eri solita dire.

Mi dicevi che dovevi partire
ma saresti tornata soltanto per me
con la scusa che ancora dicevi
di un lavoro nello studio
di quello che era il tuo professore.
Ti stringesti a me in un bacio

che i brividi addosso mi mise.
I tuoi occhi erano lucciole di
desiderio e aspettavi soltanto
un mio gesto per venire da me.
Indeciso, un attimo solo,
ti cambiò il destino ed il mio.

Le parole rimaste nel cuore
son la febbre di quel breve momento.
Il vento si accese improvviso
e tu andasti per la tua strada.
Ti cercai nella contrada ma non
c’eri, nessuno ti vide, ti ha più rivista.

Al momento sei il canto dei miei
pensieri. Di dov’eri non so non l’ho
mai saputo. Avevi un accento
che il vento mutò  e il momento
ha smarrito come il tuo volto
che cerco e non trovo nel vicolo affianco.

Ogni sera è una nuvola nera
che si addensa sulla mia strada.
Quando torno in contrada son vivo
ma sento la terra tremare sotto
i piedi e ritorno a cercarti
come fanno da sempre i pensieri.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido                  08/09/2014
Per “Aquila forever”



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