Non era un bacio
in cerca di follie.
Era l’anima mia
che si abbeverava a te
appena ti  ha sentita più vicina,
che la tua mano 
mi bruciava il cuore
mentre mi perdevo con lo sguardo
sul paesaggio intorno
per ritrovare in giro
i miei ricordi.
Già c’ero stato
nei sogni ricorrenti.
Sentivo nel mio cuore
la voce della gente
che mi ricordava 
emozioni vere,
il sorriso incandescente della
vale
e la tua mano che mi trascinava
fino al tuo amore
in tutte le pieghe del paesaggio
dove potevo stringerti più forte
nell’ombra indefinita
che la luce deposita ovunque
senza far trapelare
la nostra vicinanza 
di due corpi in uno.
Non era un bacio
ma la sete dell’anima mia
che voleva dissetarsi ai tuoi
respiri
come con l’acqua dell’Orco
che argentina mi cantava in gola
tutto l’amore che mi sussurravi
trepida nel volo
come una farfalla.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido                 27.12.017

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