Inutilmente
Mentre cercavo un contatto con te
mi sono accorto
che frugavo nell'agenda sbagliata,
nella parte del cuore
dove non potevi più essere
per essere ancora felice con me
ed io con te
che da tanto non ci vediamo
e non ci sentiamo.
A volte la voglia mi viene
ma eri sempre tu sola a parlare
per finire che avevi tanto da fare
e mi lasciavi senza neppure
darmi il tempo di dirti chi ero.
L’ultima volta
alle mie rimostranze rispondesti:
- E chi se non tu ?
Quando squilla il telefono
so già chi mi chiama
e per cosa mi chiama.
Alle otto di sera,
all’ora di cena
mi ricordo di te,
ma che pena.
Col cucchiaio sospeso
soffiavi sul brodo
che ritenevi troppo bollente.
Non avevamo niente da fare
e niente da dirci
ed era l’unico modo
per guardarci negli occhi
dal primo mattino
ch’eri uscito di casa
dove restavo da sola
arrivando ad essere vecchia
prima di sera,
mentre di fuori
la primavera, che mi sfuggiva di mano,
restava da sola con te.
Senza rancore,
ma col cuore tanto lontano
perso ancora a pensarti
con l’aquilone che ti portava
dove potevi volare con lui
per darti le gioie che meritavi.
Un bambino felice
e poi un dolce ragazzo
più pazzo di me
che al mondo lo misi.
Gioacchino Ruocco
30.09.018 Ostia Lido
😊