Preda delle misure
che il tempo si è dato
non trovo giornate
per mentire
sul mio dolore,
sul mio amore tradito.
Non è un prurito,
una voglia di un giorno di noia.
Da tempo sentivo
che dovevo lasciarti
già tante volte
più morto che vivo.
Non ero come sempre giulivo.
Ti guardavo sperando
di trovare un motivo
per farlo senza rimpianti
percorrendo gli stessi ideali
che mi portarono a te.
L’occasione del temporale
non fu che un segno,
un sogno, un’idea
che la mente ti crea
nel cuore senza
quell’immenso dolore del vero.
Troppe volte
non ero d’accordo,
troppi giorni
ero un fuoco inquieto
perduto appresso a riflessi
di voci e speranze.
Per esser sincero
è stato un progetto
non maturato,
un riassetto del cuore
che non sa più che fare
dopo l’equivoco
che il tempo ha creato
dandoti il nome
che avevo odiato
che mi ha fatto
soffrire soffrendo.
Gioacchino Ruocco
31.08.017 Ostia Lido