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giovedì 30 agosto 2018

A volte mi offendi…





A volte mi offendi…

A volte mi offendi
dicendomi che sono cocciuto
ma i miei neuroni
esclusivamente umani,
che mi hanno conservato fin qui
dalle degenerazioni
neurodegenerative ,
mi assicurano
che sono in buona salute.

Lo hanno certificato
con un recente studio
sul mio cervello.
Quello che mi resta da fare
è chiarire se ancora mi ami
o se anche tu
come una cavia mi usi
per sperimentare
i tuoi versi
sulle mie reazioni
di depresso congenito.

No ho avuto regressi,
ma neppure successi con te.
Siamo ancora alla fase iniziale,
eppure son anni
che dici di amarmi
senza capirne il perché;
se mi ami o non m’ami
con diritto al recesso
ormai scaduto
da un lasso di tempo
abbondante.

O s’ama o non s’ama.
Vederci ogni tanto
passando di striscio
dalle mie parti
il mio cuore sembra un ostello
l’ombrello che lasciasti
per quando ripiove,
ma piove di rado
su questo quartiere,
su questa contrada.

La gente che passa
a volte ripara in un bar
se proprio piove due gocce.
Il cielo ritorna al sorriso
senza rimpianti
tanto più avanti
la metro
ti porta in giro per Roma
a tutte le ore
dove vuoi.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido   31.08.018




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