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mercoledì 2 luglio 2014

Reietto




Reietto fino ai punti esclamativi
delle chiacchiere da banco.
Mai stanco con la luce accesa
tutta la nottata
ripasso la storia che c’è stata  fra di noi
sperando in qualche virgola che freni
i ricordi e le intemperanze
di chi ha troppa fantasia da sprecare
nel naturale succedersi dei fatti.
Mi sento troppe volte
come il cane di guardia,
l’incertezza in cerca di speranze,
il fremito che assale e non ha un eco.
Ripasso il tuo volto,
il tuo corpo tiepido
e quel che trovo è solo qualche piega
che la pelle non mostra,
ne qualche brivido.
Immagino di essere
fuori dai confini della terra
senza una guerra da combattere,
ad aspettare che si faccia giorno
con una faccia
che riconosco appena
nel vivere i miei giorni.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido             02/07/2014

Inserita nella raccolta “Odi ed odii”

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