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martedì 3 marzo 2015

Ritorno



Gli alberi ancora di aria al mattino
di odori che non ricordavo
appesi alla china del paesaggio
in fila come soldatini,
non quelli orrendi coi fucili in mano
che spararono e fecero tremare
tutto il paese, l’anima di quelli
che sapevano soltanto pregare
per i propri figli, per i propri padri.
Ancora tremo ed assottiglio l’immagine
di profilo dietro ogni muro
riconosciuta dal respiro
che ti portavo
col quale davo l’anima
alla tua paura che mi aspettava
contro fucili pronti ad annientare
le nostre speranze,
le nostre pretese di vite perse
ad un tanto al mese,
con sorrisi assegnati
per essere corrisposti
ad ogni brillare del sole.
Ho trovato il mio pianto
di quand’ero bambina
il tuo braccio che mi portò sposa
e nel cuore quel che riposa
della tua gioia di avermi
e la mia di darti me stessa
fino all’ultimo sole.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido              03/03/2015


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