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martedì 14 aprile 2015

In controluce…








Guardando il viso tuo controluce all’inbrunire
sento che qualcosa scaturisce
dal clamore che gli occhi
stentano a percepire.

Vedo solamente il tuo contorno
adorno di una linea sottile
che ancora resiste nella luce
e il tutto come sensazione appare
di quel qualcosa che si manifesta
come un’aurea tiepida nel buio della sera
e nell’incertezza del vedere
nell’abbaglio dalla luce al suo tramonto.

Ti trovo d’improvviso difronte com’eri,
come sei venuta a farmi perdere
nel sentimento che mi culla ancora.

Bastava un po’ di luce in più
per accecarmi del tutto, per non trovarti
quando sarei ritornato a cercarti nella notte,
quando vorrei odiarti per dimenticare
che ancora resti ardente nei miei pensieri
anche se incerta, vagabonda, strafottente
del mio bene, del mio volerti ancora
ormai per sempre.


Gioacchino Ruocco
Ostia Lido          14/04/2015


Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

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