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martedì 12 maggio 2015

Di spalle











In bilico sul margine del letto
sul vuoto della stanza io ti aspetto
che si riduca un po’ per ritrovarti
sul lato opposto dove ti raggiungo
a stento spostandomi col braccio.

Un letto enorme come un deserto
quando mi guardi senza un interesse,
quando ti addormenti nel tuo essere
disillusa perché sei stanca morta
dopo una giornata ad aver torto.

Vorrei cambiare il mondo ma non posso.
Sentirti addosso il mondo non ti piace
e io mi accorgo che non son capace
di trascinarti fuori dalla pelle,
dalle tue fervide abitudini.

Mi attardo a volte sopra i pensieri
che mi portano a tentarti, ma tardi
arrivano dopo un lungo viaggio
che si perde con un atterraggio nel
sonno che mi addormenta a un tratto.

Ritorno indietro quando ti trovavo
a un palmo solo, a un bacio di distanza
per accettare il vuoto di una notte
che prende sonno e ci sistema a valle
del nostro desiderio ormai di spalle.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido     12/05/2015

Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

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