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venerdì 14 febbraio 2014

Come non si può




Come non si può soffrire
per una perdita
che porta a diminuire le nostre speranze
in una vecchiaia che avanza ma sfavilla?
Non crolla il mio orgoglio
ma finisce il quadrifoglio
che perde ad una ad una
tutte le foglie
e non ne nasce alcuna
nel giardino recondito
del gioco.
M’ama non m’ama
questa è la mia vita
che fina a sera non perde
una chimera.
Mi manca molto
e il giorno del soffrire
mi fa pensare a quanto ti ho amato
senza capire
che cosa è indispensabile
per non perdersi
strada facendo
nell’oblio
che sta sopraggiungendo.
Termine ultimo per non rassegnarsi
è continuare a ridere piangendo.


Gioacchino Ruocco
Ostia lido     14/02/2014


Inserita nella raccolta “Giorno per giorno”

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