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venerdì 20 febbraio 2015

La prima volta…




La prima volta
fu come il giorno appresso
e adesso
è ancora come il primo giorno.
Tremante era il mio cuore
e ancora trema nel volerti prendere
per portarti dove vorrebbe
senza lasciarti andare volentieri
sperando sempre in un nuovo incontro
capace di annullarmi e di ammaliarti.
Quando mi lasci
va via come un sogno
e il risveglio si fa meravigliato
per il ricordo del tuo sapore sulle labbra
della tua pelle come fosse mia
che sento addosso come una malia,
come l’onda ribelle dei capelli
che mi copriva il volto
e il respiro
che assottigliava l’anima
come il barlume della vita fuori
o del sole accecante
che stava per sottrarti
alle mie carezze
avide di baci.
Fu il giorno a prendermi
e a portarmi via
mentre cercavo scuse per non farlo
come la nebbia del canale che si addensava
annullando la strada
della mia sortita.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido              20/02/2015

Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

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