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giovedì 11 giugno 2015

Politica dell’essere.




Come prima cosa
bisogna condurre la produzione industriale
ai bisogni essenziali dell’umanità.
L’inflazione  che tiene attiva la crescita
non deve portare a surplus
che tendono a modificare
le reali esigenze dell’uomo,
che deve essere accompagnato nella selezione
naturale della specie
senza il concorso di artifici
che stravolgono
e offendono le reale essenza della vita
che deve avere un culmine
nell’inappetenza
e nell’impotenza ad agire.

Troppe volte  la conoscenza
si è sostituita alla decorrenza dei termini
e al sapore dei sentimenti vivi
alla complicità
che l’attenzione porta
all’essenza di dio fatto uomo.

L’umanità deve ritrovare il suo martirio,
l’idea sacrificale
del proprio essere
nel donarsi agli altri
come possibile idea di esplorazione
della nostra esistenza
fino al limite naturale
per comprenderne le motivazioni
e avvininarsi al trapasso
in un transito cosciente
nel futuro prossimo
in un cambiamento di stato
da sostanza concreta
al divenire della nostra spiritualità,
dalla gioia del concreto esistere
a una esistenza immanente

nel creato.

Gioacchino Ruocco

Inserita nella raccolta "Odi e odii"
Ostia lido                  11/06/2015

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