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lunedì 24 marzo 2014

Ho lasciato la porta socchiusa.



Quando metto la porta socchiusa
lasciala stare.
Potrebbe entrare un uccellino in casa
e raccontarmi i voli delle sue avventure,
fin dove arriva il cielo
e il precipizio
che lo racchiude
come la gola profonda
dove si è fatto il nido.
Le terre lontane
che viene a ricordarci
ogni volta che torna
e il cielo più estremo
dove finirà i suoi giorni.
Le molliche
sono il mio risparmio di tempo,
l’attesa col suo incontro,
gli occhi negli occhi
a sfidare il momento
per ritrovarci assieme
ogni tanto
nelle mia mano
soltanto per sostare,
io nel suo volo
per non  farlo dimenticare
alle piume ormai sopite,
tentate a volte
in un pensiero assurdo
col quale mi guadagno
ogni giorno
il mio da vivere.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido             24/03/2014

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