Come non si può soffrire
per una perdita
che porta a diminuire le nostre
speranze
in una vecchiaia che avanza ma sfavilla?
Non crolla il mio orgoglio
ma finisce il quadrifoglio
che perde ad una ad una
tutte le foglie
e non ne nasce alcuna
nel giardino recondito
del gioco.
M’ama non m’ama
questa è la mia vita
che fina a sera non perde
una chimera.
Mi manca molto
e il giorno del soffrire
mi fa pensare a quanto ti ho
amato
senza capire
che cosa è indispensabile
per non perdersi
strada facendo
nell’oblio
che sta sopraggiungendo.
Termine ultimo per non
rassegnarsi
è continuare a
ridere piangendo.
Gioacchino
Ruocco
Ostia lido 14/02/2014
Inserita nella
raccolta “Giorno per giorno”
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